Come funziona una fotocamera istantanea? Approfondimento, istruzioni per l’uso

Per tutti gli appassionati di fotografia, esperti o fotoamatori, il fascino per la pellicola va di pari passo con quello per le fotografie istantanee. Non esiste infatti fotografo che non abbia mai scattato un’istantanea e l’abbia poi appesa in camera, nel salotto di casa o incorniciata e messa sul comodino.

Per i più giovani, invece, l’istantanea è ovviamente arrivata più tardi grazie al classico ritorno di fiamma per le mode del passato: tutti ora vogliono di nuovo scattare e stampare, subito. Anche se sembra semplice, però, la scelta e l’utilizzo di una fotocamera istantanea non è per nulla scontato. Come funziona? Quale meccanismo permette la stampa immediata? Quale cartuccia scegliere? Pellicola o carta termica?

A tutte queste domande cercheremo di rispondere in questa guida esaustiva: spiegheremo cos’è una fotocamera istantanea e tutti le modalità di utilizzo.

Partiamo dalle basi: cos’è una fotocamera istantanea?

Per capire come funziona, dobbiamo sapere di cosa stiamo parlando, conoscere le sue parti e i vari modelli: di pari passo con questi, va il funzionamento della macchina.

Una fotocamera istantanea è una piccola macchina fotografica che permette di scattare e realizzare fotografie appunto istantanee, spesso definite Polaroid.

Queste fotografie sono delle vere e proprie stampe che escono direttamente dalla fotocamera, che è costruita con una piccola stampante integrata.

Le stampe fotografiche escono, nella maggior parte dei modelli, da un’apertura orizzontale posta sulla parte sotto o su quella frontale delle fotocamere. Di solito impiegano pochi secondi (o pochi minuti) a svilupparsi: alcune specifiche tipologie di carta da stampa hanno bisogno di cura e attenzione, quindi non vanno esposte subito alla luce del sole perché potrebbero bruciarsi.

Benché possano sembrare tutte uguali, esistono in realtà due tipologie di fotocamera istantanea: analogica e digitale. Andiamo a vedere cosa sono.

Digitale o analogico: una vecchia diatriba

Questi due tipi di macchine fotografiche si combattono da sempre. C’è chi preferisce il digitale e chi l’analogico, insieme a tutto il mondo della pellicola. In sostanza, anche per le fotocamere istantanee la differenza è tutta qui: nella pellicola.

Senza entrare troppo nei dettagli, possiamo dire che una macchina fotografica istantanea analogica riprende, sia nel design che nel funzionamento, le vecchie Polaroid: questi primordiali modelli infatti avevano lo scopo di scattare e stampare su una specifica carta, ovvero la pellicola del rullino.

A differenza delle digitali, ancora oggi le fotocamere istantanee analogiche hanno un piccolo rullino nel corpo macchina (che va comprato e inserito manualmente, ovvio) e alcune funzioni manuali: per esempio la regolazione dell’esposizione (fondamentale per la riuscita della foto) e la messa a fuoco automatica (che può essere gestita premendo a metà il tasto di scatto e mettendo in moto l’otturatore).

Le fotocamere istantanee digitali, invece, sono parecchio diverse. Nella forma e nel funzionamento sono simili alle fotocamere compatte digitali, con la semplice aggiunta della stampante.

In generale tutte le fotocamere istantanee sono molto automatiche e lasciano poco spazio all’utente, ma le digitali in particolare sono ancor più indipendenti delle analogiche: mentre in queste ultime potete decidere quanta luce far entrare in macchina (e quindi sta a voi far venire bene una foto), nelle digitali sceglie tutto la macchina senza che voi facciate nulla. Potete scegliere soltanto il soggetto da fotografare.

Uno dei vantaggi di queste fotocamere è quello di poter modificare la foto e trasferirla altrove: come potete immaginare, una fotocamera istantanea digitale ha una scheda di memoria SD che salva ogni vostra foto, e vi dà quindi la possibilità di trasferirla e modificarla prima di avviare la stampa.

La qualità delle foto varia a seconda della tipologia di fotocamera che sceglierete. È vero che l’analogica è più “antica”, e quindi il rischio di sbagliare la foto è molto alto: all’inizio vi usciranno istantanee troppo scure o bruciate dal sole. 

Dovete prendere mano con la regolazione dell’esposizione, che è di fondamentale importanza, ma quando scattate in pellicola la qualità è sempre più gradevole.

Con le digitali, invece, è quasi impossibile sbagliare lo scatto e la qualità è comunque alta: inoltre potrete duplicare la foto e quindi averne sempre una copia digitale con voi.

  FOTOCAMERA ANALOGICA FOTOCAMERA DIGITALE
Posso regolare l’esposizione? Si No
Posso modificare la foto? No Si
Posso copiare la foto e ottenere più file? No Si
Rapporto qualità/prezzo Medio alto Alto

Dopo questo piccolo riassunto sui modelli e le tipologie, fondamentale per comprendere il funzionamento delle fotocamere istantanee, passiamo appunto a spiegarne l’utilizzo.

Come funziona una fotocamera istantanea?

Per riprendere quello che è stato detto sopra e spiegarlo nel dettaglio, possiamo dire che una fotocamera istantanea è sostanzialmente una macchina che ha bisogno della carta per funzionare. Non basta cliccare il pulsante di scatto, ma va caricata a dovere ogni volta che ne ha bisogno: prima di scattare, aprite lo sportellino per la cartuccia e controllate sempre di averla inserita.

La differenza principale tra queste macchine fotografiche e quelle tradizionali (professionali e non) è quindi la cartuccia di stampa. Quest’ultima, che chiameremo rullino, è un supporto fondamentale alle fotocamere istantanee, e non cambia nulla se ne avete una analogica o una digitale perché entrambe hanno bisogno del rullino per funzionare.

La vera discriminante sta nella conformazione del rullino e nel materiale di cui è fatto. Per entrare più nel dettaglio, la carta da stampa che caricherete nella fotocamera è formata da diversi strati di fogli sensibili alla luce (detti “fotosensibili”) e su di essi vengono immesse delle sostanze chimiche che reagiscono alla luce e al calore. Quindi la pellicola e la materia chimica si uniscono per dar vita, autonomamente, all’immagine scattata. I rullini sono però diversi tra analogiche e digitali.

Quelli adatti alle fotocamere analogiche sono rullini con carta auto sviluppante e funzionano in questo modo: una volta regolata l’esposizione, l’otturatore si apre e chiude in modo da far entrare la luce, che colpisce la carta e imprime l’immagine inquadrata.

Le fotocamere istantanee digitali, al contrario, hanno un rullino con carta chimica (o termica). Le foto quindi dipendono tutto dal calore che questa riceve una volta che esce fuori dalla stampante. Alcune carte stampano con inchiostro e altre invece no (questa si chiama tecnologia Zink, ovvero Zero Ink).

Cosa fare, passo passo, dopo l’acquisto

Accendete la vostra fotocamera istantanea, caricate il rullino nell’apposito scompartimento (o sportello) e scattate la prima foto. Questa procedura serve a far partire la fotocamera e “inizializzarla” prima dell’utilizzo vero e proprio.

Fatto ciò, potete iniziare a scattare le vostre personali fotografie (almeno fino alla fine del rullino, che poi va cambiato).

Classe 1993, è sceneggiatore e autore. A Bologna si laurea prima in Storia e poi consegue una magistrale in Lettere, con una tesi su David Foster Wallace. La sua grande passione per la scrittura d’ogni genere lo spinge a sperimentare diverse forme narrative, dalla prosa al cinema, e culmina nel 2015 con la pubblicazione del suo primo romanzo (“Nous”, Giovane Holden Edizioni). Dopo aver lavorato in svariati set cinematografici, ad oggi collabora con diversi reparti sceneggiatura.

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