Fotocamere istantanee dal gusto retro: prodotti, opinioni e prezzo

Quando si va a scegliere o anche solo a pensare a una fotocamera istantanea, la mente fa sicuramente un salto temporale e torna indietro di qualche decennio: penserete al formato dell’istantanea, quello quadrato, penserete alla Polaroid, penserete al gusto vintage e retrò insito in queste fotocamere.

Benché il mercato si sia evoluto e le aziende propongano modelli sempre più moderni, sofisticati e futuristici, sono tantissimi gli appassionati di fotografia istantanea che scelgono una fotocamera istantanea che possa ricordargli i tempi passati, gli albori di questa specifica branca della fotografia.

In questa guida cercheremo di analizzare i modelli più retrò, le loro caratteristiche e i costi più comuni.

Fotocamere istantanee vintage: cosa guardare?

Quando si pensa alle fotocamere istantanee con uno stile palesemente retrò, si pensa subito al design e al lato estetico. Quindi, spesso, troviamo la scocca quadrata, molto grande e ingombrante, magari pesante e non troppo comoda da portare in giro. Ogni fotocamera istantanea vintage ha uno specifico standard estetico da rispettare, eppure il gusto vintage non è dato solo dalle caratteristiche “esterne”. Non bisogna, insomma, guardare solo al look.

Benché possa sembrare un’ovvietà, tutte le fotocamere istantanee retrò sono quasi sempre analogiche e non digitali. Di conseguenza è bene che diate un’occhiata alle caratteristiche di questi modelli per potervi rendere meglio conto di quel che volete acquistare.

I modelli analogici

Di fronte all’avanzare sempre più imponente della tecnologia e dei dispositivi, le fotocamere istantanee analogiche restano comunque leader del mercato. Sono questi specifici modelli a rendere più vintage una fotocamera.

La differenza fondamentale con il mondo delle fotocamere istantanee digitali è tutta racchiusa nella stampa. Mentre i modelli digitali danno la possibilità all’utente di non stampare subito la fotografia scattata, ma di trasferirla, modificarla, salvarla o cestinarla, i modelli analogici sono in tutto istantanei: una volta scattata, la foto viene immediatamente stampata (anche se impiega qualche minuto per svilupparsi).

Le pellicole, inoltre, come forse si è capito, sono auto sviluppanti: di base queste pellicole, oltre ad avere una maggiore qualità finale nella stampa, posseggono degli speciali reagenti chimici che, a contatto col sole, reagiscono appunto e fanno “emergere” l’immagine appena scattata.

L’unica caratteristica di questi modelli, che per alcuni può essere uno svantaggio, è che non sono totalmente automatici. Mentre le fotocamere istantanee digitali non danno alcuna possibilità all’utente di modificare le impostazioni, i modelli analogici lasciano al fotografo la possibilità di gestire lo shutter e l’esposizione. Perché, dunque, può risultare svantaggioso? Perché sta all’utente non sbagliare lo scatto: se entra troppa luce nell’obiettivo, il rischio è di bruciare la foto senza la possibilità di tornare indietro.

Gli ibridi e le marche storiche

Se siete totalmente insicuri e non volete rischiare di sbagliare scatti comprando una fotocamera istantanea analogica, avete un’altra strada davanti a voi: le fotocamere istantanee ibride.

Le aziende leader del settore, per quel che riguarda il gusto retrò, sono principalmente Polaroid e Fujifilm: queste due marche vi garantiranno quello stile vintage che cercate, ma non solo. Infatti ormai producono anche molti modelli digitali e anche, appunto, ibridi. Ma cosa vuol dire?

Le fotocamere istantanee ibride, in sostanza, sono fotocamere perlopiù digitali ma con qualche funzionalità analogica e il look vintage. Insomma avrete tutte le possibilità di non sbagliare scatto, ma con un gusto e un occhio al passato e a quell’estetica che contraddistingue le istantanee.

I prezzi

Esistono così tante tipologie di fotocamere istantanee vintage che definire un prezzo standard è molto complesso. In generale, avrete due strade: se volete modelli davvero appartenenti al passato, vi conviene buttarvi sul mercato dell’usato (e lì, in ogni caso, potreste spendere 20 euro così come 200 euro, dipende tutto da quanto è raro il pezzo che acquistate); se volete un modello nuovo, invece, preparatevi a spendere almeno un centinaio d’euro, in media.

Classe 1993, è sceneggiatore e autore. A Bologna si laurea prima in Storia e poi consegue una magistrale in Lettere, con una tesi su David Foster Wallace. La sua grande passione per la scrittura d’ogni genere lo spinge a sperimentare diverse forme narrative, dalla prosa al cinema, e culmina nel 2015 con la pubblicazione del suo primo romanzo (“Nous”, Giovane Holden Edizioni). Dopo aver lavorato in svariati set cinematografici, ad oggi collabora con diversi reparti sceneggiatura.

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